Davide Trotta
Il videomaker
Purtroppo, o per fortuna, ha capito cosa voleva fare da grande mentre si stava per laureare.
Grazie a uno stage come videogiornalista nella redazione del TG di Antenna 3, ha scoperto un mondo che vedeva solo in TV e che ha sentito subito suo. È cominciata così la collaborazione con piccole case di produzione e la frequentazione di corsi di ripresa, montaggio e regia che gli hanno permesso di diventare un videomaker.
Ha sempre amato la trasversalità di questa figura. Ancora oggi, infatti, gli piace “sporcarsi le mani” sui set con la camera o con il drone e in studio a montare i girati. Con l’intuizione di Duecilindri Magazine è riuscito a coniugare le sue due più grandi passioni: lavoro e moto… o moto e lavoro.
Non ne ha possedute molte ma quando ha visto per caso l’Harley-Davidson XR1200X è stato amore a prima vista. Amore che, cominciando dallo scarico, pezzo dopo pezzo, lo ha fatto cadere nel tunnel della customizzazione… A volte di notte, sogna di essere a una improbabile riunione dell’altrettanto improbabile associazione dei Custom Addicted Anonimi, mentre si presenta: “Ciao sono Davide e non cambio una vite da tre mesi”.
I chilometri percorsi in questi anni su e giù per l’Italia, e le forti emozioni che solo chi è in sintonia con la propria moto può provare e capire, sono state importanti fonti di ispirazione che gli hanno fatto intraprendere questa nuova avventura. A lui il compito di stupire il pubblico con le sue immagini.
Paolo Ghiringhelli
Il blogger
È il volto del magazine: si occuperà dei lanci in studio e dei test ride, oltre a curare i canali social Facebook e Instagram.
Nato e cresciuto a Milano, dopo aver concluso gli studi universitari si trasferisce a Londra per alcuni mesi dove coltiva la sua grande passione per un certo tipo di musica alternative ed entra in contatto con la scena rocker locale.
Tornato in Italia, il colpo di fulmine per il mondo delle due ruote personalizzate. Inizia così la sua attività in questo settore: affermato blogger grazie al brand Duecilindri, organizzatore di un evento originale e di successo come Sporty Meeting, collabora con alcune importanti testate giornalistiche e con aziende per lo sviluppo di parti specifiche per moto.
La definizione di biker gli va stretta: le passioni non devono avere etichette. Affronta questa nuova sfida e il ruolo di anchorman con il suo proverbiale entusiasmo e la sua riconosciuta competenza in materia custom.
Ha posseduto mezzi di ogni genere e marca ma oggi nel suo garage ci sono uno Sportster in chiave dirt track, un conservato 883 degli anni Novanta e un esemplare Buell M2 Cyclone. Da sempre cultore di un modello specifico, Paolo ama tutti i mezzi che hanno carattere e personalità. O per fare un paragone, preferisce le brune con gli occhi scuri ma sa apprezzare anche le bionde e gli occhi chiari…